Marisa Albanese

 

Incursioni contemporanee

24 ottobre — 11 novembre 2021

Complesso Monumentale di San Pietro a Corte, Salerno

Il viaggio, lo spostamento, l’alterazione delle latitudini e longitudini fisiche e mentali, la percezione di uno spaesamento che definisce nuove storie, nuove narrazioni, sono questi i cardini su cui Marisa Albanese, ripercorrendo le vite degli altri, s’interroga sulla dimensione umana del nostro tempo, sulla condizione antropologica e sociologica dell’esistenza, sulla misura del tempo e dello spazio in cui si muovono, per usare un termine caro a Georg Simmel, le oscure esistenze e al contempo figure eroiche pronte a combattere.

Quello costruito dall’artista napoletana è un dedalo visivo ed esperienziale che definisce una svolta iconica intesa come riconoscimento della valenza antropologica e sociologica dell’immagine, come un corpus narrativo del tempo e dell’esistenza attuale che, utilizzando una molteplicità di linguaggi – installazioni, video, sculture, libri d’artista – indaga con lucidità, fermezza estetica e grande valore intellettuale le condizioni metatemporali dell’essere umano. L’artista intraprende, infatti, un viaggio tra corpi d’esistenza evocato da un abile utilizzo delle forme e della materia, i cui temi ricorrenti sono la letteratura, la storia, l’attualità, la condizione umana, sempre indagati con lucidità e attenzione, con grande senso etico ed estetico e forte impatto emotivo per lo spettatore.

L’opera, così, prende forma e sostanza, stabilisce le regole di una posizione politico-culturale decisa e critica, si fa corpo, un guscio d’esistenza che enfatizza l’essenza del pensiero di Marisa Albanese, quello di un’instancabile Combattente dell’arte.

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