Marisa Albanese con Le storie del vento per Studio Trisorio

eroica fenice / 9 ottobre 2016


Fino al 14 novembre Le storie del vento di Marisa Albanese è in mostra presso lo Studio Trisorio in via Riviera di Chiaia 215.

Marisa Albanese concentra il suo sguardo sull’identità dell’individuo, sul fenomeno della mondializzazione che porta i territori ad avere i confini sempre più sottili e che spesso diventano fisicamente invalicabili.  

Ogni opera porta al suo interno parti dell’artista. L’interrogarsi sul tema della condizione dei migranti nasce da una riflessione che probabilmente è ciò che, nell’ultimo periodo storico, l’umanità sta vivendo più di ogni altra cosa. Marisa Albanese ha la capacità di ascoltare la realtà che ci circonda e di riuscirla a restituire con le immagini dettate dal proprio sguardo.

Lo scenario geopolitico mondiale è in continuo cambiamento e i fenomeni migratori sono regolati da fattori e da fenomeni legati alle guerre, alle mancanze di opportunità, alle dittature, al terrorismo e finanche ai cambiamenti dei fenomeni climatici.

Nella sala espositiva di Studio Trisorio due fronde di albero si distaccano da terra, è Doppio cielo: è l’immagine dei tanti pensieri di chi è migrante su questa pianeta, rappresentando più visioni della stessa volta.

L’opera è sospesa da terra, custodisce le proprie radici, le porta con sé nel proprio viaggio, come i migranti che attraversano il globo, che lasciano le proprie tracce come i segni che vengono proiettati sui rami di alluminio dell’installazione.

Marisa Albanese si distacca dal luogo per risultare sincera con la sua capacità di espressione e guarda il mondo, non lo accetta, lo racconta con allegorie e metafore: in un’epoca di insicurezze l’artista si racconta con il forte mezzo della citazione

Ulisse nella sua Odissea attraversò territori inesplorati, mari sconosciuti, fu straniero nella sua stessa terra. Le parole che fanno più sentire tale rapporto con il mondo divengono al calar della luce sempre più nitide, sostituendosi alla materialità dell’opera, decostruendola e ricostruendola allo stesso tempo, trasformandola nei pensieri del viaggiotore errante.

Viaggiatore che con le sue parole racconta di un percorso emblematico ed allo stesso tempo iconico, come quello che dall’Odissea si fa orizzonte immaginario, che nella seconda sala di Studio Trisorio narra le visioni di Ulisse, lette in greco da Pino Ferraro ed in italiano da Iaia Forte.

Da osservatori diveniamo fruitori. Siamo la parte mancante, quel vuoto che sempre ci mantiene distanti, non solo fisicamente, dall’arte e dal suo mondo. In Doppio cielo viene colmato lo spazio che a volte risulta incolmabile, si ha infatti la possibilità di percorrerlo con lo sguardo e con la mente.

Passeggiando attorno all’opera, ne diveniamo suo completamento in quanto anche noi risulteremo viaggiatori erranti, cercando di cogliere gli aspetti che vengono illuminati dalle parole che raccontano di Ulisse e delle sue gesta.

Durante il periodo della mostra sarà possibile apprezzare sempre presso lo Studio Trisorio altre opere come Book#1 e gli acquerelli dal ciclo Corpi d’acqua, che – in assonanza – richiamano alla simbologia delle radici.

L’opera di Marisa Albanese ha un linguaggio semplice che rivela la nostra sensibilità, attaccandosi alla nostra coscienza.

Cosimo Di Giacomo


 
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