Vezzoli e Jodice insieme a Capri. Intanto a Napoli Mimma Russo dimostra le infinite possibilità del nero

il giornale dell’arte / 15 luglio 2023


«La luce del nero», l’evocativo titolo della personale di Mimma Russo presentata nello Studio Trisorio fino al 16 settembre, introduce a una serie di riflessione sulle potenzialità espressive del colore nero, determinando personalissimi moti visivi ed emotivi. La ricerca dell’artista campana è da sempre improntata a un rigore compositivo derivato da una puntuale indagine sulla natura stessa della pittura e della scultura. Vuoto e pieno, assorbente e riflettente, colore non colore, il nero prende forma attraverso la duttilità del legno dei quadri e delle sculture modulari tridimensionali che, nella più recente produzione, si aprono anche a nuovi accostamenti cromatici e all’utilizzo di altri materiali, come i cristalli, la carta, il vetro e l’acciaio specchiante.

Nella sede aperta a Capri nel 2022 lo Studio Trisorio, inoltre, ospita dal 5 luglio all’8 agosto opere di Francesco Vezzoli e di Mimmo Jodice. L’artista bresciano, che è anche protagonista della mostra in corso a Palazzo delle Esposizioni a Roma sino al 27 agosto, dichiara: «Con questo nuovo progetto, che abbiamo deciso di intitolare “Damnatio Memoriae”, realizzo finalmente il mio desiderio di una piccola, ma simbolica, collaborazione con Mimmo Jodice, artista di cui ho sempre apprezzato il lavoro, in particolare i suoi meravigliosi lavori sui reperti archeologici. Con queste immagini il suo occhio preciso e innovativo ha saputo cogliere e raccontare magistralmente luoghi, identità, cultura e la profondità della storia. Ne esiste una che, ancor più specificamente, è per me importantissima: “L’Amazzone di Ercolano”. La prova che la bellezza dell’antichità persiste anche quando il reperto archeologico è ferito, mutilato o, in qualche modo, compromesso».

Olga Scotto di Vettimo


 
Previous
Previous

Damnatio memoriae: La morte del ricordo

Next
Next

Francesco Vezzoli e Mimmo Jodice insieme. La mostra a Capri