Apre il Maxxi L'Aquila: simbolo di rinascita dopo il sisma e il Covid

rai news / 29 maggio 2021


Dopo la falsa partenza, un anno fa dovuta alla pandemia, il 30 maggio apre finalmente al pubblico

L'arte contemporanea irrompe all'Aquila nel settecentesco Palazzo Ardinghelli, riportato al suo antico splendore grazie ai 7 milioni di euro donati dalla Federazione russa, arrivati all'indomani del terremoto. Dopo la falsa partenza, un anno fa dovuta alla pandemia, il 30 maggio apre finalmente al pubblico il nuovissimo Maxxi L'Aquila (Museo nazionale delle Arti del XXI secolo). "Non è una sede distaccata, questo è il Maxxi", sottolinea la presidente Giovanna Melandri, spiegando il progetto di un museo che ambisce a essere "laboratorio, propulsore di cultura e di arte, contatti internazionali e con il territorio".

Nella piccola cappella al piano nobile, mirabilmente restaurata, la Colonna nel vuoto di Ettore Spalletti, il grande artista abruzzese scomparso nel 2019. Qualche sala prima gli straordinari arazzi di William Kentridge, un'esplosione di vita e di colori, grandi carte geografiche che rimandano alla diaspora e al nomadismo. Mentre le piume di struzzo di Luca Trevisani in un'altra sala dialogano con quella sorta di surreale macchina del tempo che è la tela bicolore di Alberto Garutti.

Qui all'Aquila, promette Giovanna Melandri, "porteremo i gioielli della collezione nazionale e tutte le anime del Maxxi che a Roma inaugurammo proprio il 28 maggio di 11 anni fa". Accanto a lei il ministro della Cultura Franceschini, "il primo ad avere l'idea di ospitare nel palazzo restaurato un grande museo". E che oggi applaude il lavoro fatto, l'incredibile restauro, l'allestimento della mostra, curata da Bartolomeo Pietromarchi e Margherita Guccione non a caso intitolata Punto di equilibrio, con le installazioni donate da 8 grandi artisti contemporanei, da Elisabetta Benassi a Paolo Pellegrin, da Stefano Cerio a Daniela De Lorenzo, fino alla giovane russa Anastasia Potemkina, che dialogano con tanti super maestri già nella collezione del museo romano, da Cattelan a Boetti, da Toyo Ito a Piero Manzoni e Maria Lai.

"Una bella giornata davvero – commenta il ministro – un altro gesto per non dimenticare, per andare avanti nella ricostruzione. E anche una bella storia di condivisione nel tempo di un obiettivo", sottolinea ricordando la lista di nozze dei monumenti da aiutare che fu un'idea di Berlusconi al G8 che si tenne proprio qui, all'Aquila, nel luglio del 2009.


 
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Steve Riedell